![Usa 2020: le primarie secondo Graziosi](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8xOTYxNDAxNC9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTc5NzYyMzAxMX0.4NWUyLhJmUZ249LMsuI6SJ7WxueT86OropYcd491WN0/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=22%2C0%2C122%2C0)
Donald Trump (Spencer Platt/Getty Images)
Sinistra contro The Donald per l'audio in cui si rivolge al segretario di Stato della Georgia.
Joe Biden con Raphael Warnock e Jon Ossoff ad Atlanta, per la campagna elettorale in Georgia (Ansa)
Il destino del Senato americano passa dalla Georgia. È qui che, il prossimo 5 gennaio, si terranno i due ballottaggi che decideranno la maggioranza in seno alla camera alta. Nessun candidato è infatti riuscito a conseguire in loco una soglia superiore al 50% dei voti lo scorso 3 novembre: elemento che, secondo la legge del cosiddetto Peach State, impone un secondo turno.