Anche se lo sventolio di bandiere non ha mai fatto tacere i cannoni, i progressisti ci riproveranno il 15 marzo. Il colmo è che rafforzeranno le ambizioni belliche dell’Ue.
Gli ex quadri comunali Oggioni (arrestato per corruzione) e Zinna hanno deciso per decenni lo skyline cittadino anche dopo la fine del contratto. In centro storico hanno dato l’ok a un nuovo albergo da 190 stanze.
È di Cottarelli, uomo della spending review, lo studio-guida sull’edilizia. Bardelli, l’assessore che voleva far cadere la giunta, si dimette. Il presidente Assimpredil pronto a lasciare.
L’inchiesta ci mostra che il paladino del green e della difesa del suolo ha permesso che si costruissero grattacieli senza autorizzazione. Ora Beppe Sala non può far finta di niente.
L’ex dirigente Oggioni comandava la commissione Paesaggio meneghina, composta da persone a lui gradite (compreso un indagato). Poi si vantava con la corte di amici.
Mr. Expo cauto: «Mele marce». Su Bardelli (l’assessore che voleva far cadere la giunta) «decido oggi. Necessari cambi negli uffici». Schlein: «Il ddl-condono morto in Senato».
Il condono che il sindaco dem spingeva in Parlamento serviva soltanto a coprire gli intrallazzi meneghini. Trasformare capannoni in torri da 23 significa violare le regole. E non hanno il coraggio di chiedere scusa.