Ansa
Mentre si avvicinano le presidenziali del 3 novembre, il Russiagate continua a perdere pezzi. Giovedì, è stato rivelato dal ministro della Giustizia, William Barr, che una delle principali fonti su cui si basava il dossier, redatto dall'ex spia britannica Christopher Steele, sia stata indagata dall'Fbi tra il 2009 e il 2011 per sospetti contatti con l'intelligence russa.