La banca olandese Atb Bank è la prima russa ad andare in liquidazione per le sanzioni
La prima vittima europea delle sanzioni alla Russia è la piccola banca olandese Atb Bank. Controllata da Alfa Bank, prima banca privata russa, l’istituto olandese è stato messo in liquidazione sabato scorso dalla banca centrale olandese.
Da tempo al centro di una serie di indagini per condotte illecite e riciclaggio di denaro, l’istituto olandese è controllato da Alfa Bank, a sua volta controllata dagli oligarchi Mikhail Fridman e Petr Aven ed è tra gli istituti sanzionati da Usa e Gran Bretagna ma non figura nelle sanzioni Ue dopo l’invasione dell’Ucraina. Nelle sanzioni Ue figurano invece Fridman e Aven sono stati colpiti dalle sanzioni.
L’istituto olandese, nato negli anni ‘90, aveva avvisato nei giorni scorsi di avere problemi di liquidità e di essere alla ricerca di un compratore, ma la Banca centrale olandese ha ritenuto che non ci fosse il tempo di organizzare un salvataggio, anche a causa dei massicci prelievi di liquidità da parte dei clienti tra giovedì e venerdì scorsi. A dichiarare la bancarotta è stata la Corte distrettuale di Amsterdam, venerdì scorso. I 23 mila clienti dell’istituto - la maggior parte olandesi, ma anche circa 6000 tedeschi - che i depositi saranno protetti fino a 100 mila euro secondo lo schema di protezione dei depositi olandese.
L’istituto, il cui nome completo completo è Amsterdam Trade Bank, è stato in passato al centro di una serie di indagini delle autorità per i sospetti di riciclaggio e altre irregolarità. In particolare, una inchiesta del servizio antifrode olandese aperta nel 2017 e che sarebbe tuttora in corso.
LA VICENDA LAUNDROMAT
Tra le vicende che hanno visto un ruolo attivo della Atb Bank c’è ad esempio quella del cosiddetto Russian Laundromat, un sistema di riciclaggio di denaro che ha consentito di far arrivare oltre 20 miliardi di euro tra il 2010 e il 2014 attraverso banche moldave e lettoni e svelato da una serie di inchieste del consorzio giornalistico Occrp. Ancora, attraverso i conti di Atb Bank sarebbero passati parte dei pagamenti con i quali il gruppo russo delle tlc Vimpelcom - controllato da Fridmam - avrebbe corrotto funzionari pubblici dell’Uzbekistan.
Per questa vicenda, Vimpelcom aveva pagato sanzioni di 795 milioni di dollari alle autorità statunitensi e olandesi. Secondo le contestazioni dell’Antifrode olandese per l’indagine avviata nel 2017, la banca «non ha segnalato transazioni inusuali o non ha segnalato queste transazioni nei tempi previsti». Inoltre, «non ha condotto una adeguata due diligence sui propri clienti», come prevista dalla normativa.
L’istituto è stato coinvolto anche in una indagine delle autorità spagnole, secondo le quali Fiedman avrebbe utilizzato proprio Atb Bank (a Alfa Bank) per una serie di operazioni per deprezzare le valutazioni di un gruppo iberico, Zed Worldwide, così da poterlo acquisire a un prezzoi sensibilmente minore dopo il fallimento. Secondo quanto riferito dalla testata olandese Financieele Dagblad, la banca ha contattato nei giorni scorsi vari investitori proponendo una acquisizione o una fusione o anche la cessione di singoli portafogli, offrendo uno sconto fino al 50 per cento del valore dei libro.
Alla fine del 2020, l’istituto aveva attivi per 1,2 miliardi. A Fridman e Aven fa capo il 42% del capitale di Atb. Oltre a Fridman e Aven, tra i soci di Atb figurano anche altri due oligarchi, Alexei Kuzmichov e German Khan, che non sono sottoposti alle sanzioni Ue. Secondo lo schema delle sanzioni, una società europea è soggetta a sazioni se oltre il 50% del suo capitale fa capo a soggetti sanzionati.