Scopri La Verità
La Verità nella tua casella di posta
- Allarme di Federcarrozzieri: malgrado servano meno ore di manodopera, aggiustare i veicoli green è un salasso. A pesare sul confronto coi mezzi tradizionali sono l’obbligo di patenti per la sicurezza, l’alto numero di componenti e le procedure più lunghe.
- Immatricolati in un mese meno di 1.400 scooter elettrici, inclusi quelli delle agenzie di noleggio.
Lo speciale contiene due articoli.
Partono i rimborsi di Autostrade per chi è rimasto in coda per i cantieri
Via libera ai rimborsi del pedaggio autostradale per i consumatori colpiti dai disagi di cantieri e lavori sulla rete di Autostrade per l'Italia. Ma solo un «buffetto» alla società stessa per essersi attivata in ritardo.
L'Antitrust ha così concluso il procedimento su Aspi dando via libera, dopo alcune modifiche, al sistema di «cashback che consentirà «il diritto di ottenere rimborsi tra il 25% e il 100% del pedaggio a seconda della fascia chilometrica percorsa e del tempo di ritardo accumulato a causa dei disservizi generati dai cantieri di lavoro». Considerato poi «l'impegno di Aspi ad istituire un meccanismo automatico di rimborso tramite il Cashback» l'Antitrust ha ritenuto di applicare una sanzione nella misura minima (10.000 euro).
LE TAPPE
L'Antitrust si era mossa dopo che la società non aveva adottato alcuna misura che contemplasse una riduzione del pedaggio. Subito dopo l'avvio del procedimento, Aspi aveva presentato un programma sperimentale di rimborso progressivo del pedaggio, denominato Cashback.«Le misure assunte - sottolinea l'Antitrust - consentiranno ad una vasta platea di utenti che ne matureranno il diritto di ottenere rimborsi. In particolare, già entro il mese di maggio, sono previsti rimborsi per ritardi a partire da 10 minuti per viaggi fino a 99 km e ad almeno 15 minuti per tutte le altre fasce (fino oltre i 500 km), calcolati prendendo a riferimento la velocità media storica che per i veicoli leggeri è pari a 100 chilometri mentre per i veicoli pesanti è pari a 70 chilometri».
Semaforo verde dell'Antitrust alle modalità di erogazione del rimborso, il cui processo è gestito tramite apposita applicazione denominata “Free to X”, scaricabile gratuitamente dagli utenti, ed in futuro, anche tramite apposita sezione del sito internet di Aspi. L'erogazione del rimborso avverrà in maniera automatica, anche nell'ipotesi di ritardo minimo, con qualsiasi metodo di pagamento (telepedaggio, carte o contanti).
L'Antitrust ha rilevato però che l'attuazione di tutte le misure proposte si concluderà entro la fine del 2022 e questo è il motivo per il quale ha comunque ritenuto che il comportamento di Aspi attuasse una violazione del Codice del Consumo. Tuttavia, considerato lo sforzo di ASPI connesso all'introduzione del Cashback, che costituisce un'iniziativa senza precedenti nel panorama europeo dei servizi di trasporto su strada, l'Antitrust ha ritenuto di applicare una sanzione pecuniaria minima di 10.000 euro.
LE REAZIONI
«Il via libera dell'Antitrusi sul cashback ci fa piacere perché' denota una misura di attenzione all'utenza - ha detto l'Ad di Aspi Roberto Tomasi, a Genova per un convegno sulle infrastrutture. «Nel cashback ci sono potenzialita molto piu elevate - ha aggiunto l’Ad - e ovviamente la Liguria è la palestra di verifica della nostra capacita di essere vicini ai nostro utenti che tutti i giorni comprendiamo che vivono grandi complicazioni di trasporto. Dobbiamo anche far capire quanto sia importante la necessita di ammodernare la regione più' complessa a livello nazionale»
Reazione diversa da parte dei Consumatori. « Si stabilisce il sacrosanto principio, da noi sempre sostenuto, che chi viaggia in autostrada, dato che paga un pedaggio, ha diritto di poter andare velocemente e non certo di restare in coda per ore per colpa dei cantieri" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori - Perplessità, invece, per l'importo irrisorio della sanzione» «Insufficienti - per il Codacons i rimborsi del pedaggio per gli automobilisti coinvolti nei disservizi autostradali, e devono essere previsti anche indennizzi in denaro per i disagi subiti lungo la rete».