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Il presidente della commissione Sanità al Senato, Francesco Zaffini, senatore di Fratelli D'Italia: «Con le migliaia di morti e le problematiche post vaccinali, vedo una grande voglia di rimozione collettiva».
Senatore Fdi
Più il tempo passa e più si accumulano le evidenze scientifiche di come la pandemia, nel nostro Paese, e in realtà in pochi altri nel mondo, abbia rappresentato una pagina oscura, una notte della Repubblica, della società, della politica, della informazione e infine della medicina e del nostro Servizio sanitario nazionale.
Del Sars-Cov-2, simile agli altri coronavirus che da tempo interagiscono con l’uomo, si potevano sin da subito preconizzare le dinamiche epidemiologiche, la clinica, gli interventi terapeutici e la politica di contrasto e quella vaccinale; l’assenza però di un piano pandemico e la incapacità di chi aveva la responsabilità di governo ci hanno piombato in un baratro sintetizzabile col record di decessi, da un lato, e con un corrispondente record di «decessi economici» dall’altro, col più alto abbattimento di Pil della zona euro. Tutto questo da subito, già in piena emergenza, mi suggerì la necessità di una commissione parlamentare d’inchiesta che facesse luce sugli errori al fine di non ripeterli in futuro; già nella scorsa legislatura ne avanzai formale proposta in Senato per ben due volte, proposta poi reiterata agli esordi di questa legislatura.
Ora, più che imbarazzo per la gestione italiana della pandemia, con le migliaia di morti e le problematiche post vaccinali, vedo una grande voglia di rimozione collettiva da parte di un popolo, gli italiani, affascinato dal qualunquismo, piegato dalla crisi economica e dall’incertezza del domani, incapace di risolvere i suoi problemi, sperando vengano risolti da altri - una volta l’Europa, una volta l’Oms e infine c’è sempre il buon Dio. Anche la commissione d’inchiesta parlamentare, alla fine meritoriamente approvata da questa maggioranza, sembra non decollare, vittima di rassegnazione e apatia, vittima anche di aperta contrarietà da parte di Pd e 5 stelle, con un atteggiamento che molto ricorda quello dei capponi che vorrebbero non arrivasse mai il Natale! Per quanto mi riguarda, sappiatelo, nel mio piccolo ma oggi grande ruolo di presidente della commissione Sanità del Senato della Repubblica, mai mi rassegnerò all’oblio di quella notte, mai rinuncerò a perseverare, perché la politica faccia luce e chi ha avuto responsabilità ne risponda ai cittadini. Soprattutto, mai mi rassegnerò al fatto che una nuova emergenza ci possa trovare così drammaticamente impreparati.