Haftar alza il tiro per far fuori (dalla Libia) Erdogan e Fratelli musulmani
In attesa dell'arrivo del nuovo ambasciatore italiano, Giuseppe Maria Buccino Grimaldi (per lui, che sostituisce Giuseppe Perrone destinato in Iran, si tratta di un ritorno, essendo già stato a capo della missione tra il 2011 e il 2015), la Libia ribolle nonostante gli sforzi dell'inviato Onu Ghassan Salamé in vista del voto in primavera. Fayez Al Serraj, il presidente del governo di Tripoli, fatica a tenere a badare le proteste violente nel Sud del Paese, in particolare nel Fezzan. Il suo rivale Khalifa Haftar, il generale che guida la Cirenaica, ha deciso di rivolgersi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per chiedere l'apertura «immediata» di un'inchiesta sul sequestro di un carico di armi e munizioni diretto in Libia e proveniente dalla Turchia. E domani Giuseppe Conte vola a Tripoli.