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Il nuovo leader Usa avverte Kiev: «Pronti a meno aiuti». E valuta l’uscita dalla Nato. Volodymyr Zelensky chiede «garanzie certe» dallo zar. Il Cremlino: «Siete voi a non trattare».
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- In attesa dell’arrivo di The Donald, la Casa Bianca promette «una valanga di aiuti» Lavrov al giornalista Usa Carlson: «La Russia rivorrebbe relazioni normali con voi».
- Il «Ft»: progetto aperto agli inglesi. Crosetto: «Le regole Ue bloccano gli investimenti».
Lo speciale contiene due articoli.
Volodymyr Zelensky (Getty Images)
- Al tavolo dei negoziati coi russi, oltre che il Kursk invaso, potrà finire pure il destino della Georgia e della Siria, che è strategica per Mosca. Sono mezzi di pressione grazie ai quali l’Ucraina, che sarà smembrata, aspira a ottenere un solido ombrello difensivo.
- Olaf Scholz promette altri aiuti. Sergej Lavrov: «Niente pause per lasciar riarmare il nemico».
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro danese Mette Frederiksen visitano i soldati feriti in un ospedale militare a Kiev (Ansa)
Chiedere un impegno per lo stop alle ostilità non è putinismo, ma realismo. Anche Volodymyr Zelensky è rassegnato a cedere alcuni territori. Poi ci sarà da pensare alla fase post bellica: tutte quelle armi sono un pericolo.