Domani a San Francisco l’atteso bilaterale tra i leader: sul tavolo ci sono l’Ucraina, il Medio Oriente, Taiwan e l’economia. Finora Washington è stata ambigua con il Dragone, anche a causa delle spaccature interne. Ora si tenta un cambio di passo.
Al forum sulla Via della seta, Xi Jinping assicura che il gasdotto Power of Siberia-2 «farà progressi sostanziali». Vladimir Putin: «I conflitti in Ucraina e Israele minacce comuni». Diffusi i dati sull’economia cinese: cala la crescita.
Il premier vuole la sponda di Nuova Delhi (e di Joe Biden) per staccarsi dalla Via della seta. La «promozione» potrebbe portare alla stabilizzazione economica del Continente nero.
Delegati al lavoro per la dichiarazione finale ma pesano le divergenze sulla Russia. Volodymyr Zelensky non è stato invitato al summit: Narendra Modi guarda a Mosca per frenare Pechino.
Arabia Saudita, Emirati, Argentina, Egitto, Etiopia e Iran si uniranno al blocco dal 2024. L’attuale instabilità ha costretto però il gruppo al dietrofront sulla proposta del Brasile di commerciare senza la valuta americana.
Cheniere Energy fornirà quasi 1 miliardo di metri cubi di Gnl l’anno alla Basf, ex partner di Gazprom. L’accordo segna il fallimento del modello tedesco basato sul metano russo.