2022-05-03
Francesco Pazienza: «Wojtyla temuto per l’anticomunismo. E l’attentato fu pensato in Vaticano»
Roberto Pazienza nel 1995 (Ansa)
L’ex agente del Sismi: «Il Pontefice aveva un approccio muscolare contro Mosca, cosa che era invisa a molti. Se Roberto Calvi me lo avesse chiesto, gli avrei fornito un passaporto vero. Altro che dare 530.000 dollari a Flavio Carboni».
Monsignor Massimo Camisasca
Il vescovo emerito di Reggio Emilia: «Karol Wojtyla non poté andare a Sarajevo. Jorge Mario Bergoglio è tra i pochi che lavorano per la pace».
Piazza san Pietro, 13 maggio 1981: Karol Wojtyla colpito dalla pistola di Alì Agca (Getty Images)
Era mercoledì 13 maggio 1981. Erano le ore 17:17. Gli estremi temporali dell'attentato subito da Papa Giovanni Paolo II in piazza San Pietro quarant'anni fa sembrano usciti dalla cabala. Due, forse tre, colpi di pistola furono esplosi da distanza ravvicinata al Pontefice durante il bagno di folla nel corso dell'udienza generale del mercoledì.
Giovanni Paolo II (Tommy W. Andersen/Keystone/Getty Images)
Nel suo ultimo libro, Antonio Preziosi indaga l'enigma dell'attentato a Giovanni Paolo II, scampato al killer provetto Ali Agca. Che per anni, poi, s'è interrogato sul Terzo segreto e su chi avesse protetto il Papa dai suoi proiettili.