von der leyen

Washington striglia Zelensky e lui si riallinea: «Pronti a firmare l’intesa con gli Usa»
Volodymyr Zelensky e Keith Kellogg (Ansa)
  • Il leader ucraino riceve l’inviato Kellogg e ringrazia l’America dopo l’ammonimento di Waltz («Abbassi i toni»). Per gli Stati Uniti al G7 la Russia non è l’«aggressore».
  • A tre anni dall’inizio del conflitto il capo della Commissione Ue, escluso dalle trattative, visiterà la Capitale degli invasi. Con lei Costa, Sánchez (e Calenda). Macron si sfila.

Lo speciale contiene due articoli.

Ufficiale: la Ue non c’è più
Ursula von der Leyen ed Emmanuel Macron (Getty Images)
  • Il vertice di Parigi per reagire alla «pace di Trump» sull’Ucraina è un fallimento. La rappresentazione plastica dell’irrilevanza politica dell’Unione a 27. Che cela però un’insidia da sventare: l’idea di aggirare il voto unanime in nome di una Difesa comune.
  • Su esercito e bilancio la retorica delle «crisi necessarie» cara a Jean Monnet continuerà. Prossimo obiettivo: il pericoloso superamento del voto all’unanimità.

Lo speciale contiene due articoli.

Per Trump l’Ue sta diventando un ostacolo
(Ansa)
Ucraina, verde, tecnologia, export: Stati Uniti e Commissione sono sempre più lontani. Per difendere i propri interessi, ai Paesi ormai conviene sottrarsi all’ombra dell’Unione.
Von der Leyen ha firmato le linee guida Beca che, con la scusa della lotta al cancro, vanno all’attacco di un settore già in crisi.
Terre rare, Kiev apre allo scambio di Trump
(Ansa)
  • Zelensky: «Pronti a ricevere investimenti da aziende statunitensi per sfruttare le risorse strategiche». Spiazzato il tedesco Scholz che aveva tacciato Washington di «egoismo». Mosca: «Così l’aiuto militare diventa commerciale, meglio smettere».
  • Milano, respinti i pro Pal che volevano bloccare un convegno di studenti ebrei in Statale.

Lo speciale contiene due articoli.

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