vinitaly

I figli di Bacco alla ricerca della terza via
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La tradizionale fiera veronese apre oggi guardando al bicchiere mezzo pieno. Chi ha puntato sulla qualità non teme gabelle, anzi prevede un rallentamento francese. L’esecutivo lancia l’etichetta anti imitazioni. E non manca chi si rifugia nel dealcolato.
Export record da 8 miliardi per le nostre cantine, insidiate dai capitali esteri, dall’inflazione e dal boicottaggio salutista.
Verona, via alla fiera dei sogni in bottiglia
Ansa
Dal 2 al 5 aprile l’«osteria dei popoli» ospiterà Vinitaly, rassegna record del post Covid. Decine di migliaia di compratori e sommelier attesi da oltre 4.000 cantine. Il ritorno di Cina e Giappone. Ma a risplendere sarà soprattutto la città, dove il bere è un piacere civico.
  • Si riparte con il Vinitaly, dopo due anni di stop causa pandemia. Per le cantine il boom è frenato da costi, inflazione, Europa e sanzioni alla Russia. Si contabilizzano almeno 1,5 miliardi di extra costi per confezionare il prodotto.
  • Tra web e supermercato cresce il consumo di qualità. Mentre i due maggiori portali (Tannico e Callmewine) sono al centro di un forte sviluppo finanziario, la Gdo incrementa le vendite: ecco i vini che vanno più forte.
  • Non solo Fiera: Verona per tre giorni diventa un palcoscenico delle eccellenze italiane: dalla musica all’enogastronomia passando per l’arte.
  • Spigolando tra le migliaia di etichette che saranno al Vinitaly cerchiamo di disegnare una mappa del gusto: la sorpresa sono i rosati.

Lo speciale contiene quattro articoli.

«Noi viticoltori sappiamo resistere alle cattive annate, non alla burocrazia»
Piero Antinori
Il patron della Marchesi Antinori: «Supermercati e Internet aiutano, l'esagerazione di controlli uccide. Stefano Patuanelli agisca».
Le Firme

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