vertice ue parigi

I leader europei sanno solo piangere ma per contare serve saper decidere
Ansa

In una situazione internazionale grave come quella di oggi, un (potenziale) attore importante come l’Europa si riunisce per mostrare forza e determinazione, non si riunisce, come due giorni fa a Parigi, per mostrare debolezza, indecisione, indeterminazione e, soprattutto, a ranghi ridotti: pochi e, anche per questo, pochissimo rilevanti.

Ufficiale: la Ue non c’è più
Ursula von der Leyen ed Emmanuel Macron (Getty Images)
  • Il vertice di Parigi per reagire alla «pace di Trump» sull’Ucraina è un fallimento. La rappresentazione plastica dell’irrilevanza politica dell’Unione a 27. Che cela però un’insidia da sventare: l’idea di aggirare il voto unanime in nome di una Difesa comune.
  • Su esercito e bilancio la retorica delle «crisi necessarie» cara a Jean Monnet continuerà. Prossimo obiettivo: il pericoloso superamento del voto all’unanimità.

Lo speciale contiene due articoli.

Eurofiasco al vertice di Macron. Nessun accordo su armi e truppe
Emmanuel Macron (Getty Images)
Londra vuol spedire i soldati al fronte, alleati incerti. Olaf Scholz: «Inappropriato parlarne ora». Giorgia Meloni: ipotesi inefficace, ascoltare J.D. Vance. Lite sui debiti per la Difesa. Volodymyr Zelensky: «Siete deboli, gli Usa compiacciono Putin».
Le Firme

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