Ilaria Cucchi. Nel riquadro, Mahamoud Idrissa Bouné, presidente dell’Alto consiglio dei maliani in Italia (Ansa)
Ilaria Cucchi porta in Senato l’associazione degli immigrati dal Paese africano e il fratello di Moussa Diarra, ucciso a Verona dall’agente che stava per colpire. Da loro non sarebbe successo, dicono. Lo spieghino alle toghe che ritengono quello Stato «insicuro».
Circa 120 ristoratori veronesi hanno già dato soldi per pagare la difesa dell’agente indagato per aver ucciso un maliano armato. I cittadini si schierano con le Forze dell’ordine, Chiesa e Ong con lo straniero aggressivo.
L’assessore ai Giovani: «Chiedeva cure». Col coltello? I connazionali del ragazzo protestano: «Fare giustizia». E la stampa di sinistra lo dipinge come un innocente.