Il fenomeno degli homeless negli Stati Uniti è un problema sempre più grande. E sembra non avere soluzioni.
Sono più di mezzo milione, 600.000 secondo l’ultimo censimento. Di notte dormono in strada e anche di giorno rappresentano una ferita sociale visibile e allo stesso tempo invisibile agli occhi di chi passa. Le grandi città sono le più colpite da questo fenomeno.
Secondo le analisi più recenti della National Alliance to End Homelessness e dello Hud, il dipartimento per l’Edilizia e lo sviluppo urbano, i senzatetto negli Stati Uniti sono aumentati del 6% dal 2017 e oggi sono 582.462: 18 americani ogni 10mila non hanno un’abitazione dove vivere, per indigenza o altri motivi, dormono all’aperto, in ripari di fortuna o in ricoveri organizzati dalle comunità.
Negli Usa il 22% dei senzatetto, oltre 127mila persone, sono considerati senza casa cronici, il 6% sono veterani delle forze armate, il 5% giovani o giovanissimi, senza famiglia con meno di 25 anni. Gli afroamericani, solo il 13% della popolazione complessiva, costituiscono invece il 39% degli homeless.
Numeri sicuramente sottostimati vista la difficoltà di censire un popolo invisibile.
Le cause sono varie, indigenza, salute mentale, droghe. Nella sola contea di Los Angeles più di 75mila persone vivono in tende, capanne, auto, furgoni o camper, rispetto alle 69mila del 2022. Dal censimento del 2015, le persone senza casa sono aumentate del 70% nella contea e dell'80% in città.
L’amministrazione democratica della nuova sindaca Karen Bass, che aveva fatto della lotta agli accampamenti di strada la sua bandiera, ha speso milioni di dollari in Welfare. I risultati sono «decisamente deludenti, visto il duro lavoro e gli investimenti fatti, eppure non sono sorprendenti», ammette l'amministratrice delegata della Los Angeles homeless services authority, Adams Kellum. «Con i numeri dell'anno scorso speravamo di appiattire la curva – aggiunge -. Invece, ci rendiamo conto che le persone si ritrovano per strada più velocemente di quanto riusciamo a ospitarle e proteggerle».
La California ospita quasi la metà dei così detti “unsheltered homeless”: senzatetto che non hanno neanche un riparo temporaneo.
Stesso problema a New York. Lì sono 100.000. Come riporta il New York Times, il sistema risente dell’enorme afflusso di migranti latinoamericani provenienti dal confine messicano.
Sotto il sindaco Eric Adams, New York City ha speso oltre un miliardo di dollari per ospitare i rifugiati da quando hanno iniziato ad arrivare in massa nella primavera del 2022. Entro il prossimo anno si prevede che verranno spesi oltre 4 miliardi di dollari. La vicesindaca Anne Williams-Isom punta il dito contro la cattiva organizzazione a livello federale: «Se ci fosse un coordinamento nazionale sulla questione (degli homeless), l'onere non sarebbe così alto per New York City».
Il fenomeno infatti come già spiegato riguarda il Paese intero. Il presidente americano Joe Biden ha stanziato 3 miliardi per il mezzo milione di homeless americani, il 40% di loro è afroamericano. Ogni anno ne muoiono circa 13.000 ai bordi delle strade, spesso senza che nessuno se ne accorga.