Si parte dalla scenografica Costiera Amalfitana nello storico albergo Palazzo Avino arroccato su un promontorio con vista mozzafiato sul mar Tirreno. L’hotel, nell’immobile storico di Palazzo Sasso, è un’antica dimora gentilizia del XII secolo, sapientemente riadattata ad albergo dopo un’integrale opera di riqualificazione coronata con la riapertura nel 1997. La posizione del Palazzo, a Ravello, a 350 metri sul livello del mare, regala una perfetta scenografia naturale unica, della costa, dell’infinito mare, dei rilievi dei monti ammantati di verde, sfuggendo a una qualsiasi statica definizione, tanto ogni sguardo è un viaggio o un miraggio da assaporare nel qui e ora.
Già arrivarci, in quel punto magico della costiera, è una avventura, sospesi su una strada curvilinea che regala emozioni a ogni giro di volante. Ogni camera, una vista, coglie terrazze sospese, vicoli di ciottoli, agrumeti e prelude gioie balneari e culinarie. A Palazzo Avino il servizio è ritagliato ad personam e anche ciascuna camera si trasforma in un luogo di quiete e raccoglimento individuali, con il suo scorcio unico sul mare e sul cielo.
Il rosa degli esterni lascia il passo, in interni, al bianco che illumina, invade, riempie di luce, attraverso le quarantatré finestre private che guardano fuori e invitano a guardar dentro. Dieci le suite – una diversa dall’altra – fanno la differenza in questo luogo votato all’unicum, con rimandi locali: le ceramiche vietresi, le finestre moresche, i mobili di antiquariato italiani come francesi.
La suite Belvedere dello storico Hotel Palazzo Avino a Ravello, in costiera amalfitana.
Cristina Celestino, arredatrice di tendenza, ha aumentato il fascino del color cipria nel progetto d’interni, compreso quello della suite Belvedere, con terrazzo affacciato sul mare e piscina privata. Situata nei giardini dell’hotel con un’ampia zona soggiorno, un grande guardaroba e una serie di morbide alcove esterne, fra classicità e orientalismo.
Spostandosi al centro della movida internazionale della costiera, sempre posizionati strategicamente su di un promontorio roccioso, si incontra Villa Zeffirelli presso Villa Treville, sopra Positano, un progetto architettonico che ha in residenza pubblica il volere del celebre Maestro del cinema italiano Franco Zeffirelli. Villa Treville è oggi una vera e propria icona dell'ospitalità conosciuta in tutto il mondo, immersa in lussureggianti giardini che garantiscono privacy assoluta pur trovandosi a breve distanza dalla vivacità del centro di Positano. Fra le diverse suite e ville a disposizione per il soggiorno, l'iconica Villa Zeffirelli rappresenta la soluzione più prestigiosa perché comprende le stanze in cui il Maestro Zeffirelli stesso viveva e lavorava. Composta da una sala da pranzo, quattro camere da letto con bagno privato, due terrazze e una piscina privata riscaldata, è la proposta più sontuosa di tutta la tenuta, già magnifica per i suoi panorami blu mozzafiato e la lussureggiante vegetazione da cui è adornata. A breve, con l'altra acquisizione dell’attigua Villa Maura, già originariamente parte della proprietà, ora tornata disponibile per gli ospiti dell'hotel, ci saranno altre sei esclusive suite inedite pronte entro la fine dell'anno.
Callas Villa Zeffirelli @Villa Treville, Positano
In Sicilia il fascino non è da meno, perché Villa Igea, posizionata su un promontorio a ridosso del Monte Pellegrino e affacciata sul golfo di Palermo, brilla con la sua architettura Liberty siciliana e i servizi di hotellerie del Gruppo Rocco Forte Hotels. Novità della stagione 2022 è la Palazzina Donna Franca, edificio adiacente al corpo principale della villa che un tempo ospitava il celebre Cercle des Etrangers della famiglia Florio. Il restauro ha riportato allo splendore originale il Salone Belmonte al piano terra, mentre ai due piani superiori dodici nuove camere e Suite hanno sostituito gli uffici presenti in precedenza. Punta di diamante fra le nuove soluzioni di soggiorno è la Forte Suite intitolata a Donna Franca Florio, posizionata al primo piano ed estesa su una superficie di 144 metri quadri, intima e privata pur nel suo ambiente accogliente e moderno, decorato con eleganti complementi d’arredo e manufatti artistici. A disposizione, un raffinato salottino, una camera da letto matrimoniale super king size, un ampio bagno in marmo con cabina doccia e vasca separata e una suggestiva terrazza privata arredata di 90 metri quadri affacciata sulle acque azzurre e celesti del Mediterraneo.
La Toscana è celebre meta vacanziera e culturale, fra la riviera versiliese e la culla rinascimentale fiorentina. All’Augustus Hotel & Resort si celebra il lusso di sentirsi come a casa propria, in una delle Seven Garden Villas, il massimo del comfort e della privacy tra la pineta e il mare. Queste mini ville a Forte dei Marmi situate all’interno del parco del resort uniscono le comodità di una residenza privata con i servizi di un hotel a cinque stelle. Dotate di giardino con terrazza privata, soggiorno, angolo cottura, come la speciale Villa Franca, una più storiche di charme stile anni Cinquanta, periodo anche di fondazione dell’hotel.
Augustus Villa Franca Room
I caratteri stilistici originali mantengono l’atmosfera dell’epoca e preservano la diversità di questo indirizzo bon ton, riadattato alle esigenze moderne dall’architetto Titti Maschietto con la collaborazione di Chiara Tosi, giovane architetto e designer. Cole&Son, Osborne&Little, Pietro Fornasetti, Flos, Eichholtz, Ligne Roset, Foscarini sono alcuni dei brand che hanno arredato gli spazi bon ton delle ville dell’Augustus. In particolare, a Villa Franca, la cucina, affacciata sull’esclusivo giardino, è in grado di ospitare i servizi e lo showcooking di uno chef personale, chiamato su richiesta per deliziare i clienti e i loro amici. Imitando la vera vita mondana che si svolgeva in privato, fra i giardini e le mura delle ville della borghesia, dei facoltosi industriali e degli intellettuali e artisti, ritirati dalla folla quotidiana a cui si aggiungevano solo per un bagno in mare o una danza con orchestra dal vivo alla mitica Capannina.
A Firenze si può scegliere fra l’iconico Four Seasons Hotel, da anni simbolo dell’ospitalità d’alta gamma del capoluogo toscano, e l’appena inaugurato Hotel Tornabuoni, ristrutturato dall’interior design di Andrea Auletta e parte di AG Hotels Group-The Unbound Collection Hyatt Group. Al Royal Suite di Four Seasons Hotel Firenze è immersa nel più grande giardino privato della città, vera e propria oasi di tranquillità con statue, fontane e alberi secolari. Situata all’interno del quattrocentesco Palazzo della Gherardesca, fa vivere una ineguagliabile esperienza in quella che negli anni è stata la dimora di papi, re, viceré, politici e generazioni di nobili fiorentini. Un gioiello di oltre 200 metri quadri al cui interno è possibile trovare soffitti a volta dipinti da affreschi risalenti al XVII secolo e pavimenti in maioliche napoletane di Capodimonte disegnate da Ignazio Chiaiese. L’hotel rappresenta l’eccellenza anche in ambito enogastronomico grazie a Palagio, ristorante di punta premiato con una stella Michelin che rielabora la cucina regionale in chiave contemporanea. Oppure si possono trascorrere giornate rigeneranti all’interno della spa che coccola l’ospite personalizzando percorsi e trattamenti. Il cinque stelle Tornabuoni si divide per colore ad ogni piano, oltre a metrature e design differente, stanza per stanza, arredate con complenti, moquette, carte da parati, quadri e oggettistica proprio dall’architetto Auletta.
Hotel Il Tornabuoni (Photo Stefano Scatà)
Affacciato sulla famosa via dello shopping, nel centro storico di Firenze, a pochi passi da Ponte Vecchio e dal fiume Arno, rallegra l’ospite che si trova avvolto da un lusso moderno e spensierato, seguendo una traccia leitmotiv di icone stilizzate (farfalle, scimmiette, scarabei e pappagalli) realizzati da un artista per conto del progetto Silorian, fondato da Auletta. Al piano terra si trova ‘Il Magnifico Restaurant & Bistrot’ aperto, insieme al bar, anche al pubblico esterno. Al piano alto, accanto alla Butterfly Terrace con vista sui tetti fiorentini, c’è il ristorante Lucie, che declina una cucina contemporanea e di ricerca, dove si servono anche i vini e gli champagne della cantina dell’hotel che vanta una pregevole collezione di etichette adatte anche al wine tasting.
Le stelle registrate sono quattro, ma l’emozione di aprire le tende, di sera prima di coricarsi e di mattina al risveglio, sulla incantevole penisola di Santa Margherita e Portofino regala un quadro incantevole e indimenticabile che fissa nel cuore il Grand Hotel Bristol Rapallo in Liguria. In più, la proprietà e la gestione di R Collection Hotels è tutta italiana, affidata sempre di più alle giovani generazioni capeggiate da Ludovica Rocchi che non solo hanno idee ma cercano di realizzarle nella granitica mentalità ligure.
Il nuovo general manager Riccardo Bortolotti può contare sul fascino del golfo del Tigullio, di una prestigiosa spa in grado di soddisfare le varie esigenze di wellness e su uno chef, Graziano Duca, che ha fatto inserire il Ristorante Le Cupole ai primi posti in alcune delle più prestigiose guide enogastronomiche italiane. Posizionato sul roof top, vale una cena romantica e un pensiero su questa interessante e autentica cucina che seduce anche i palati raffinati ed ha una ottima coerenza col calmiere dei prezzi.
Punta sulla ristorazione anche l’unico cinque stelle di Bologna, il Grand Hotel Majestic del Gruppo DueTorrihotels, inaugurato nel 1912 in piena Belle Epoque, a pochi passi da piazza Maggiore. Nel palazzo settecentesco si custodiscono veri e propri capolavori storico-artistici come il Camerino d’Europa, capolavoro cinquecentesco e prima opera nota dei Carracci, e un tratto dell’antica pavimentazione della Flaminia Militare, risalente al 189 a.C.
Il nuovo executive chef Guglielmo Araldi porta i sapori calabresi ad unirsi al patrimonio della cucina tradizionale emiliana, sviluppando una profonda passione per la pasta fresca. Il ristorante I Carracci ha un magnifico salone del Cinquecento con soffitto affrescato, per godere un’esperienza realmente immersiva ed artistica, sorseggiando prima un cocktail presso il Cafè Marinetti, interamente Art déco o presso l’Enoteca Morandi.
Considerata la Suite di punta, si può dormire al quinto piano nella camera Art Déco Terrace Suite, dotata di ascensore privato, di un ampio soggiorno con caminetto e angolo bar, due bagni rivestiti in marmo di Carrara bianco e nero impreziosito da piccoli tocchi argentati e due le camere da letto in stile anni Trenta.
GHM Baglioni Bologna - Suite Art Deco Terrace
Prima di rientrare su Milano, ci si può spingere fino al confine triestino passando per la Val di Fiemme per due soste imperdibili.
In Trentino ha da poco aperto un micro paradiso circondato dalla natura verdeggiante che muta a seconda delle stagioni, alle pendici del Parco Naturale Monte Corno e a pochi chilometri da Bolzano e da Trento, il Manna Resort voluto da Maria Luisa Manna come un’oasi moderna eppure olistica, in cui lasciar fuori la quotidianità ed entrare in una dimensione inedita e spettacolare.
L’architettura contemporanea minimale creata da Klaus Gummerer per Studio Pichler Architects assieme al designer Enrico Moretti di Studio Moretti Interiors risulta in perfetta armonia col paesaggio circostante, in un nuovo concetto di destinazione luxury a 5 stelle di 15 suite e 3 chalet, ognuna diverso dall’altro, e due ristoranti gourmet che servono anche i vini locali, come quelli iconici di casa, etichetta Franz Haas.
Ogni ambiente interno e camera riflettono la passione per i viaggi di Maria Luisa, decorati con oggetti e arredi originali provenienti da tutti i continenti, da quelli esotici ai paesaggi nordici, dagli echi metropolitani ai preziosismi mediorientali.
Immersi nella privacy assoluta, i tre Chalet hanno una propria sauna privata, due con accesso diretto al biolaghetto, il terzo, posto sopra le rocce, avvolto dal bosco e dalla flora alpina circostante. Ma il progetto hotellerie e benessere non finisce qui, perché in partnership con Starpool si è creato un percorso spa system, di calore, acqua e riposo, la cui alternanza genera benefici autentici sulla salute preventiva, sulle performance, il recupero muscolare, sulla qualità del sonno e sul relax, anche mentale.
Un nuovo modo di concepire l’utilizzo di sauna, bagno di vapore e le altre applicazioni delle virtù salutari dell’acqua e del calore, con macchinari che hanno vinto i premio Red Dot Design Award, Italian Pool Award e Gran Design Etico International Award.
All’interno di questo luogo magico per la remise en forme e il miglioramento dello stile di vita opera anche il dottor Anton Obrist con il metodo Mayr che mirano a rafforzare l’apparato digerente e l’intero organismo e a scoprire uno stile di vita più sano da seguire anche una volta tornati a casa.
Il video in apertura mostra, invece, Falisia Suite, l’omonima scelta super lusso del Falisia Luxury Collection Resort & Spa di Portopiccolo, poco fuori Trieste e in riva al mare. L’ampia metratura interna e la terrazza di 60 metri quadri con vista panoramica sul Golfo anticipano un soggiorno da favola pensato in arredo dallo studio Lazzarini Pickering Architetti per ricreare con i dettagli le dimore asburgiche. Ribattezzato «il salotto buono della costa triestina», Portopiccolo è un anfiteatro naturale orientato verso la riviera adriatica, oasi green alle porte di Trieste, definita città dei venti e oggi considerata fra le più vivibili realtà urbane al mondo.
Immerso nella baia di Sistiana, è noto fin dal primo Novecento come meta turistica termale dell’aristocrazia asburgica, oggi squisitamente eco friendly anche se dedicato alla élite dei cinque stelle. I cultori della cucina gourmet hanno in carta le prelibate proposte dello chef Matteo Bettega al ristorante Cliff, ideale ristoro dopo una giornata passata all’elegante Beach Club del borgo che conta una serie di postazioni in mare con pavimento in teak e di privé per gli ospiti più esigenti. Davanti allo Yacht Club possono ormeggiare più di cento imbarcazioni con la possibilità di sfruttare servizi one to one e un’ospitalità che può proseguire poi tutto l’anno in una delle 300 residenze armoniosamente inserite nelle falesie.
Park Hyatt Milano HM LaCupola
Votato agli incontri business e amato da chi vuol soggiornare quasi dentro la galleria Vittorio Emanuele, Park Hyatt Milano di via Tommaso Grossi, costruito nel 1875 e riprogettato dall’archistar americano Ed Tuttle, esprime al meglio la filosofia dell’ospitalità meneghina. Elegante e di design, in perfetta sintonia con la città, con il contesto culturale e con il patrimonio storico, al strategico hotel si passa almeno per sorseggiare un aperitivo nella splendida sala a forma di cupola, per un incontro di lavoro e per fare un pranzo oppure una cena signture dallo chef Guido Paternollo, con un passato stellato accanto a Enrico Bartolini e poi in Francia da mostri sacri come Alain Ducasse e Yannick Alleno.
Forse solo pochi sanno che i massaggi e i trattamenti viso e corpo per la cura della pelle sono firmati da un partner d’eccezione, 111SKIN, tenuto in esclusiva sul territorio italiano. Il luxury skincare brand londinese fondato dal dottor Yannis Alexandrides e clinically-inspired pone attenzione alla comprensione del processo di invecchiamento interno ed esterno e si ispira a metodi clinici e medici offrendo cure di bellezza altamente innovative e olistiche.