Pasqua e Primo maggio alle porte, ma resta ignota la data di addio al lasciapassare. L’incertezza spinge i villeggianti a scegliere mete diverse, senza vincoli e restrizioni.
Le Regioni (inascoltate) chiedono al ministro Roberto Speranza di abolire tamponi e quarantene per gli stranieri. Indennizzi bluff, albergatori e ristoratori sul piede di guerra. Impossibile anche ricorrere ai «corridoi».
Il nuovo decreto, che arriverà settimana prossima, verrà autofinanziato con i soldi avanzati dagli interventi precedenti. E intanto il turismo affonda. Il governo non passa dal Parlamento per paura di incassare un no.
Secondo Federalberghi giro d’affari in calo di quasi il 20% rispetto al Natale del 2019, con un picco di oltre il 40% per la fine dell’anno. Anche in Germania il pass rinforzato ha fatto crollare del 60% lo shopping.
Macché strumento di libertà per non chiudere. Le restrizioni per milioni di italiani non sono solo inutili ma già devastanti sul piano economico. Agenzie di viaggi, città d’arte e settore neve sono in ginocchio per le disdette
Il presidente degli albergatori Giuseppe Roscioli: «I viaggiatori sono disorientati. Senza cassa integrazione ci saranno moltissimi licenziamenti»
La numero uno Fiavet Ivana Jelinic: «Non basta una ripresa di due mesi per dire che tutto è a posto»