tumori

Media e istituzioni sanitarie urlano al pericolo virus, ignorando le patologie causate in larga parte dalla scorretta alimentazione, in vertiginoso aumento. Come i tumori, in crescita tra gli under 50, che colpiscono sempre più spesso il tratto gastrointestinale.
Lo studio sui vaccini a mRna «Possono stimolare i tumori e le metastasi»
iStock
I preparati nei quali è stato inserito un componente che limita la risposta infiammatoria sono in grado di compromettere l’azione di alcuni recettori utili a contrastare il cancro.
Uno studio italiano riapre un filone di ricerca colpevolmente abbandonato dalla comunità scientifica: il cancro può essere costretto a «riconvertirsi» in forme innocue. Così addio ai danni da chemioterapia.
Cresce l’allarme sul Dna nei vaccini: «I residui si concentrano nelle ovaie»
(Imagoeconomica)
Phillip Buckhaults ribadisce i pericoli dei preparati Pfizer contaminati: «Si rischia vengano colpiti geni soppressori del cancro. Necessari controlli a campione». L’epidemiologo Harvey Risch (Yale) conferma: «Più tumori nei giovani».
Le «confessioni» di Palù sono un buon inizio
Giorgio Palù (Imagoeconomica)
  • Le ammissioni a scoppio ritardato del capo dell’Aifa hanno un chiaro significato: è inutile continuare con la narrazione «terroristica» sul virus. Ammettiamo che l’idrossiclorochina funziona e facciamo mea culpa sulle vaccinazioni ai bambini.
  • Presentato il dossier della Favo: il cancro costa al Paese oltre sei miliardi all’anno.

Lo speciale contiene due articoli.

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