Ansa
Borsch, ravioli e niente alcol. Le tragiche festività nel sottosuolo dei soldati di Kiev bersagliati dai droni: «I comandanti sono degli inetti e la corruzione dilaga».
Al margine del paesino c’è un campo di una trentina di metri scoperti al nemico in piena esposizione. Trenta passi fatali ci dividono dalle trincee, da qui si corre dietro all’ufficiale di collocamento che va a controllare i cambi di unità. Inizia la prima parte della roulette a cui sono sottoposti tutti i giorni questi uomini.