ANSA
Parla l'ex deputato sardo Mauro Pili: «Sul Trattato di Caen c'è il timbro del premier, allora ministro degli Esteri. Per fortuna il Parlamento non l'ha ratificato ma rimangono ancora oscure le ragioni di quell'accordo. Ho raccolto 8.000 firme da presentare al prefetto corso per correggere gli errori sulle mappe ammessi dagli stessi cugini. Anche perché la consultazione pubblica sul piano strategico di Parigi riporta i confini marittimi come se quell'intesa fosse valida».