Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe De Donno, Marcello Dell'Utri: tutti assolti in appello. È la clamorosa decisione del tribunale di Palermo, che ribalta il giudizio di primo grado e il castello della procura.
Alfonso Bonafede (Andrea Pirri:NurPhoto via Getty Images)
Strane rivolte carcerarie, misteriose circolari ministeriali, sospetti lanciati come sassi in tv. Ma nessuna Procura indaga sullo scandalo delle scarcerazioni dei detenuti mafiosi avvenuto sotto il ministro grillino.
Mario Parente, vicino al condannato Mario Mori per la Trattativa, puntava alla riconferma per 4 anni. Ma dopo il verdetto si fa largo il «gigliato» Valerio Blengini.
Negli anni Novanta la politica scelse la tregua perché voleva limitare le vittime della guerra con la mafia. Oggi i giudici emettono condanne travalicando i confini.