trasporto pubblico

Si fa guerra alle auto, ma tram e bus a Milano perdono fino al 49% delle corse
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Uno studio del Politecnico demolisce il trasporto pubblico meneghino. L’ira degli utenti.
Non sparate sul tassista
(IStock)
  • «Evasori», «corporativi», «bulli»: i conducenti delle auto bianche sono il nemico pubblico dell’estate. In realtà scontano sulla loro pelle le mancanze del trasporto pubblico e l’inettitudine della politica.
  • Il vicepresidente della sigla milanese Tam Luciano Barletta: «La giunta meneghina porta avanti battaglie strumentali perché vuole intestarsi il merito delle nuove licenze e preparare il terreno allo sbarco delle multinazionali».
  • Alessandro Genovese, dell’Ugl: «Sulla doppia guida ritardi e troppa burocrazia».
  • Claudio Giudici, Uritaxi: «Le lunghe file viste in tv riguardano periodi di afflusso straordinario dei turisti. Il confronto con Parigi o Madrid? Lì il bacino è diverso».

Lo speciale contiene quattro articoli.

  • Il sindaco sogna di abbassare il limite a 30 km all’ora, i report spiegano però che in centro la velocità di marcia è già più bassa. Tra i taxi che non si trovano (e costano tanto) e i rincari del trasporto pubblico, muoversi a Milano sta diventando impossibile.
  • Riccardo Ruggeri: «È il Sessantotto dell'estremismo verde».

Lo speciale contiene due articoli.

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