transizione green

La conferenza sul clima di Baku si sta chiudendo con un «fantadocumento» privo di valore. I Paesi in via di sviluppo chiedono «triliardi» di dollari per la transizione, gli altri offrono spiccioli e non firmano l’assegno.
Giovannini vive in un altro mondo: «Col green le imprese guadagnano»
Enrico Giovannini (Imagoeconomica)
Nel mezzo di una crisi epocale dell’industria, l’ex ministro di Mario Draghi insiste sulla transizione: siamo divisi ma chi investe raccoglie i frutti. Intanto Ursula von der Leyen: soldi pubblici per calmierare i prezzi delle case.
Tavares demolito pure dai suoi concessionari
Carlos Tavares (Getty Images)
I venditori italiani di Stellantis scrivono alla Von der Leyen: «Siamo in una posizione contraria al costruttore, i clienti non comprano l’elettrico». Artusi (Federauto): «Bruxelles spinge ma il mercato non assorbe. E la Cina può farsi una propria rete di distribuzione».
Goldman Sachs è uscito dalla rete internazionale che punta sulle aziende «pulite»: scarsi i ritorni. L’agenzia S&P: i governi non hanno i soldi per supportare il nuovo corso.
Il mercato farà capire a Ursula che la transizione è una catastrofe
Ursula von der Leyen (Ansa)
La Von der Leyen è convinta di accelerare sui progetti ambientalisti nei suoi primi 100 giorni. La realtà sta dicendo che il piano è utopistico: banchieri e fondi hanno visto che le risorse pubbliche non ci sono.
Le Firme

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