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Da questo tubero dal gusto a metà tra carciofo e nocciola si può anche ricavare un liquore, come fanno in Germania. Ma perlopiù si consuma crudo (affettato sottilmente, con olio, sale e pepe) oppure cotto, in tutti i modi in cui si cucinano le patate. Rispetto alle quali è più povero di amido e più ricco di fibre, specialmente l’inulina, che lo rende particolarmente adatto nelle diete a basso contenuto di carboidrati, e ne fa un alleato per il benessere del microbiota intestinale perché favorisce l’incremento dei batteri buoni a scapito di quelli cattivi.