tonino guerra

Nespola, che pazienza l’attesa sotto la paglia
(IStock)
Presente in Italia da almeno 2.000 anni, rimpiazzata dalla giapponese arrivata in Europa nel primo Ottocento, rischia di fare la fine di una delle 6.000 piante da frutto scomparse nel secolo scorso. Raccolta in ottobre, veniva messa a maturare per l’inverno.
Era «marchignola» la cucina gourmand di Benito e Claretta
Panorama nei pressi di Carpegna. Nel riquadro il prosciutto locale (IStock)
Benito Mussolini si incontrava con l’amante in Montefeltro. Entrambi apprezzavano la gastronomia «di confine» del duca di Urbino.
Formaggio di fossa, aristocrazia romagnola
Sogliano al Rubicone: il formaggio esce dalla fossa dopo la stagionatura (visitsoglianoalrubicone.it)
Piccolo gioiello di una tradizione secolare ben radicata, è divenuto «principe» grazie al suo gusto complesso e armonico: è elegante, dolce e piccante. Sta nel microclima delle celle termiche in collina fino al «riemergere dal purgatorio» il 24 novembre.
Riscoperta del biricoccolo e dell’azzeruolo
Pennabilli (Rimini). «L'orto dei frutti dimenticati» in memoria di Tonino Guerra (Istock)
L’eredità di Tonino Guerra è «l’orto dei frutti dimenticati» di Pennabilli (Rimini), dove lo sceneggiatore e poeta ha recuperato i gusti dell’infanzia. La Romagna era dove ritrovava «il profumo della vita»: dalla vestale delle tagliatelle ai divoratori seriali.
Memoria delle radici e cultura materiale: la Romagna di Tonino Guerra
Tonino Guerra sulla riviera romagnola (Getty Images)
Lo scrittore e sceneggiatore girò il mondo, curioso di bellezze diverse anche a tavola. Ma restò legato ai piatti della tradizione.
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