Il regista Giulio Base porta al cinema le avventure del grande inviato di guerra, morto sul campo nel 1987. Documentò decine di conflitti per testate internazionali, ma non gli viene perdonato il suo passato missino.
Il giornalista più volte inviato in quelle terre: «Doha investiva qui in Occidente e intanto finanziava i terroristi. Che ora rischiano di diventare un modello anche in Cisgiordania».
Il giornalista: «Il Cremlino ha avuto ragione di un pronunciamento militare in poche ore e senza spargere sangue. Sui russi, che temono il caos sopra ogni cosa, questo fa effetto».