Da sinistra: Tim Scott, Marco Rubio e Mike Pompeo (Ansa)
Il tycoon, in caso di vittoria, orientato a scegliere la squadra tra la cerchia «istituzionale» dei suoi fedelissimi. Più defilata l’anima antisistema guidata dalla deputata Greene. L’ex sfidante Haley al dipartimento di Stato?
Vinte le primarie, ora i rivali devono scegliere con cura i loro vice. Per il tycoon stanno salendo le quotazioni di Tim Scott per strizzare l’occhio alle minoranze. Il presidente ha la grana Kamala Harris: non piace all’elettorato, ma silurarla è rischioso.