tabacco

Sigarette elettroniche: «Vietare gli aromi favorirebbe il crimine»
(IStock)
Direttiva Ue vuol bandire i «gusti». Roccatti (Anafe): così si va verso tabacco e contrabbando.
  • Il Paese scandinavo è vicino alla soglia del 5% di fumatori e sarà presto il primo a raggiungere l'obiettivo «smoke free». Un modello virtuoso reso possibile dalle politiche del governo che ha ha deciso di puntare sulla riduzione del danno, alzando le tasse sulle sigarette tradizionali e abbassando quelle sulle bustine di tabacco umido che l'Europa ha messo al bando nel resto dell'Unione.
  • Abbiamo visitato lo stabilimento di Goteborg di Swedish Match dove viene prodotto lo snus e la sua ultima evoluzione, le nicotine pouches, bustine di nicotina e aromi ma prive di tabacco che negli ultimi mesi hanno fatto la loro comparsa anche in Italia.

Lo speciale contiene due articoli.

Il modello svedese per ridurre i danni da fumo funziona, ma Ue e Oms lo ignorano
Un negozio di snus in Svezia. Nel riquadro in alto a destra lo psicologo clinico svedese Karl Fagerström

La Svezia è vicina a diventare il primo Paese europeo «smoke free» grazie alle politiche adottate dal governo che ha deciso di puntare forte sulla riduzione del danno, alzando le tasse sulle sigarette tradizionali e abbassando quelle sullo snus, le bustine di tabacco umido che l'Europa ha messo al bando nel resto dell'Unione. «Alcuni governi e organizzazioni non sono dipendenti dalla nicotina, ma dai soldi» spiega lo psicologo clinico Karl Fagerström.

Per sostenerne la costituzionalità, i giudici citano l’organizzazione mondiale. Ma così si rinuncia alla sovranità in nome di una pseudo scienza. Futuro bersaglio, il tabacco.
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