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Il Surrealismo e l'Italia in mostra alla Fondazione Magnani Rocca
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Alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Pr), un’interessante mostra (sino al 15 dicembre 2024) indaga il rapporto fra il movimento surrealista e la scena culturale italiana dalla fine degli anni Venti alla fine degli anni Sessanta. Esposti, tra gli altri, capolavori di Magritte, Mirò, De Chirico, Leonor Fini.

Il Surrealismo italiano in mostra al Mart di Rovereto
Alberto Savinio, Les Rois Mages (I Re Magi), 1929, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni culturali

Con ben 160 opere di 70 artisti diversi, il Mart di Rovereto celebra il centenario del movimento surrealista con una grande mostra (sino al 20 ottobre 2024) dedicata all’arte fantastica italiana. Accanto a capolavori dei grandi maestri del Novecento, esposti anche opere di autori meno noti o isolati, ma non per questo meno significativi.

Brassaï: la sua Parigi in mostra a Milano
Soirée Haute couture, Paris 1935 © Estate Brassaï Succession - Philippe Ribeyrolles

A Palazzo Reale di Milano (sino al 2 giugno 2024), una mostra di oltre 200 immagini d’epoca racconta la «Ville Lumière» attraverso lo sguardo poetico e disincantato di Gyula Halász, in arte Brassaï (1899-1984), fotografo fra i più noti e apprezzati del XX secolo e fra i primi a immortalare con poetico realismo la Parigi del suo tempo, con le sue luci e le sue ombre, i clochard, le prostitute, gli operai e le giovani coppie innamorate.

Max Ernst a Palazzo Reale di Milano
L’angelo del focolare, 1937. Collezione privata, Svizzera/Classicpaintings /Alamy Stock Photo ©Max Ernst by SIAE 2022

Pittore, scultore, teorico dell’arte, Palazzo Reale di Milano ospita (sino al 26 febbraio 2023) la prima grande retrospettiva dedicata a Max Ernst. Tra dipinti, sculture, disegni, collages, fotografie – ma anche gioielli e libri illustrati - oltre 400 le opere in mostra, alla scoperta di una delle figure più complete e innovative dell’arte del Novecento.

Fondare una religione marxista e hitleriana: il progetto di Dalì che inquieta i censori
Salvador Dalì (Ansa)

Ritrovata una lettera dell’artista spagnolo in cui, nel 1935, propone a Breton di istituire un credo anticristiano, con venature razziali.

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