storia in tavola

Architettura golosa. In Sardegna i dolci diventano monumenti
Con zucchero e mandorle, il fine pasto si trasforma in un’arte. E il rito del taglio è un sacrificio da celebrare intonando canti.
Anche gli angeli mangiano fagioli? No, pane
La Bibbia rivela di che cosa erano ghiotti i putti, un cibo tradotto in diverse ricette dolciarie che dà pure il nome a un protagonista delle abbuffate natalizie: il pandoro. Una leggenda narra che sia stata la sorella di Mosè a inventare la cottura «a bagnomaria».
Addio Giacinto, l’eretico dei fornelli. Il suo Trigabolo diede lezioni di cucina
Giacinto Rossetti (in foto piccola)
Si è spento ad Argenta l’uomo che ha aperto il ristorante-mito, nobilitando i sapori «poveri» del delta del Po. Insieme a lui, una brigata di sbarbati (tra cui chef Barbieri e Corelli) che adesso annovera 52 stelle Michelin.
Re e duchi alla corte della cucina modenese
La maestria dei tortellini fatti a mano (iStock)
Per saziare Carlo Emanuele III vennero inventati al volo da una «rezdora» i maccheroni al pettine. Quelli al torchio, invece, deliziarono il palato di Alfonso d’Este. E poi c’è sua maestà il tortellino che, se avanza, dà vita a un altro piatto: il pasticcio.
Dai mitici calzagatti alle crescentine. La cucina di Modena nasce dai campanili
I calzagatti maranesi. Nel riquadro la locandina della passata edizione della sagra
Ogni borgo prepara lo stesso piatto in modi diversi. E la ricetta segretissima della torta degli ebrei fu svelata... per una vendetta.
Le Firme

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