Dopo l’ammonimento del Comitato di bioetica sui bloccanti della pubertà, l’Agenzia dovrebbe eliminarli dai medicinali gratuiti. A gennaio previsto un tavolo ministeriale
Dopo il report di Gimbe che conferma l’agonia del Ssn, il capo di Stato lancia l’allarme sul diritto alla salute. Eppure, da quando è salito al Colle nel 2015, ha sempre controfirmato le sforbiciate dei governi senza fiatare.
Per i giudici il payback sanitario, ovvero gli extra costi del Ssn riversati sulle aziende del settore, è «costituzionalmente legittimo». Un «contributo solidaristico» che evita un buco di 3,6 miliardi per l’Erario. Ma così le colpe del pubblico ricadono sempre sui privati.
Lo scandalo denunciato da «Fuori dal coro»: nel capoluogo campano, le piccole, affette da gravi malattie congenite, dovrebbero aspettare da uno a tre anni per terapie urgenti. E per andare nei centri privati, i genitori hanno già dovuto spendere 50.000 euro.
L’inchiesta di «Fuori dal coro»: se il paziente è costretto a pagare gli esami a causa dei tempi infiniti del Ssn, ha diritto al risarcimento. Lo stabilisce la legge, ma nessuno lo dice: se fosse rispettata, i conti salterebbero.