I gruppi di attivisti locali, tra cui gli italiani di Ultima generazione, appartengono alla rete internazionale A22 sostenuta dal Climate emergency fund. Che è alimentato dai paperoni interessati agli investimenti «green».
A Davos i due tycoon vogliono ridisegnare l’ordine mondiale contro il nuovo «Asse del male» rappresentato da Russia e Cina. L’obiettivo non cambia: organizzazioni sovranazionali che svuotino la sovranità degli Stati.