Mister Expo può snobbare Iq Air, ma non Legambiente, che boccia l’aria di Milano. Ora parla di conflitti d’interessi, eppure non vede quelli dietro la transizione ecologica.
Panico in Pianura padana per l’inquinamento. La Lombardia fa scattare i divieti in nove province su circolazione, riscaldamento e fuochi all’aria aperta. Traffico limitato pure in Piemonte. Mentre nella Bologna a 30 all’ora si consiglia di non andare a correre.
Dicono che sia la metropoli italiana «più europea»: invece è diventata invivibile e i cittadini scappano. Le restrizioni alle auto sono solo la punta dell’iceberg: c’è un degrado fatto di furti, rapine, aggressioni e violenze, anche in pieno giorno. Per non parlare delle risse tra baby gang.
L’ex sindaco Gabriele Albertini: «Milly Moratti esibiva la bici, poi però si spostava con un aereo privato. E le industrie inquinano più delle auto».
Ma quale modello virtuoso: la svolta ecologica della giunta meneghina porta solo guerra alle auto private e residenti spremuti. Il risultato è una viabilità da incubo, che pregiudica la sicurezza, deturpa il paesaggio e non aiuta nemmeno a fare cassa.