Nel riquadro l'ex sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint (Ansa)
L’ex sindaco di Monfalcone denuncia da tempo l’esistenza in Italia di decine di contratti di matrimonio islamici che contengono clausole contrarie al nostro ordinamento giuridico. E gli uffici anagrafici le recepiscono in blocco, discriminando le donne.
(IStock)
Uomo del Bangladesh «divorzia» dalla consorte, che picchiava e insultava, perché pretende di uscire di casa da sola. E «Fuori dal coro» scopre che il Comune di Ancona ha annotato l’atto, non riconosciuto dallo Stato.
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I contratti matrimoniali tra islamici registrati nei nostri Comuni prevedono esplicitamente la possibilità della poligamia. Il marito mette nero su bianco anche la superiorità sulla moglie: lei può chiedere il divorzio solo in certe circostanze. E con il suo permesso.