sergio mattarella discorso fine anno

Con la scusa Trump ripartono le sirene cinesi
Xi Jinping e Sergio Mattarella (Getty Images)
Il viaggio di Sergio Mattarella è emblematico per i simboli che evoca, come gesuiti e Confucio, e per l’invito a collaborare nei «settori tecnologicamente avanzati». Dietro c’è un modello europeo che userà le sanzioni Usa per dipingere Pechino come il partner ideale.
Se Mattarella trascura la parola «nazione»
Sergio Mattarella (Ansa)
Nel discorso per la festa del 2 giugno, il presidente ha definito l’Italia una «collettività», cioè un insieme di persone con interessi simili. Una bocciofila, in pratica. Ma noi abbiamo una storia comune che non deve essere banalizzata con termini impropri.
Guerre, violenza e Ia. Mattarella esorcizza i mali del 2023

Politica estera, passaggi sulla violenza delle guerre e su quella che contraddistingue la nostra società. Parole chiare sulla pace e sul perseguimento attivo che contraddistingue le relazioni del nostro Paese. Nessun accenno alla magistratura o alle riforme politiche verso cui sta andando l’Italia. Quasi nulla sulle sfide dell’Europa, anch’essa pronta ad accogliere la prima vera campagna elettorale degli ultimi 20 anni. Una stoccatina a Fratelli d’Italia con un riferimento nemmeno troppo velato all’idea di estendere il porto d’armi per la caccia ai sedicenni. Per il resto molta attenzione alle esigenze dei giovani (un po’ come negli anni passati) e a quelle dei migranti. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel condannare la violenza contro le donne non usa mai il termini patriarcato, riportando così il tema in un alveo politico condivisibile e non distorto dalle posizioni della sinistra.

Mattarella potere neutro? Non la bevono neanche i bimbi
Ansa
Elogio di capo dello Stato e Consulta, che ci terrebbero al riparo dagli errori di Parlamento e governi. Così, la retorica del «popolo» lascia il posto all’idea che la democrazia abbia bisogno di badanti.
Con Sergio bimbi ok, con Giorgia no: lo chiamano giornalismo
Sergio Mattarella (Ansa)
Il capo dello Stato festeggia la Liberazione tra scolaresche acclamanti, bandierine e selfie. Ma quando, qualche settimana fa, la Meloni aveva fatto la stessa cosa, si era parlato di figli della lupa e propaganda di regime. Due narrazioni diverse e significative.
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