È bastato un mese per sconvolgere le nostre categorie politiche: la sinistra ha ritrovato un nemico da odiare, la destra è alle prese con il difficile compito di «domare» il tycoon.
Gli attacchi di Maria Zakharova sono stati gravi. Tuttavia, bisogna ammettere che il capo dello Stato ha fatto uno scivolone. Che spiega (ma non giustifica) l’ira del Cremlino.
Il parallelismo del Colle Putin-Terzo Reich deflagra mentre The Donald dialoga con il Cremlino. Bisogna scegliere tra una guerra infinita ma «giusta» e la pace.
L’ex presidente della commissione Difesa: «Colpisce il tempismo con cui la Germania ha avvisato della presenza di Almasri solo il giorno prima che costui venisse in Italia. Il governo ha operato bene, in Libia abbiamo interessi energetici e di sicurezza»