Nelle aule il mantra gender è sempre più forte: norme ad hoc per i docenti che non si riconoscono nel proprio corpo, mentre si moltiplicano i plessi che concedono agli studenti di scegliersi un nome alternativo.
Prof no vax pagati per non fare nulla, un concorsone ridicolo, la Dad che rimane, gli impianti di aerazione ignorati. E aule trasformate in depositi di banchi rotti. Il ministro Patrizio Bianchi aveva il compito di fare dimenticare Lucia Azzolina: sta riuscendo a fare peggio.
Il pedagogista Giorgio Chiosso: «Gli insegnanti sono lasciati soli, il senso di responsabilità di alcuni non basta a cambiare il sistema. Nel fare le scelte si pensa solo a non perdere tempo».
Quiz ai precari, il linguista Massimo Arcangeli: «Per il ministero sarebbe un problema se in troppi superassero le prove».
La nota sulla gestione dei casi di Covid conferma che, per un singolo infetto, la classe sta a casa fino al test, che però può richiedere giorni. Distinguere tra vaccinati e non spetta alla Asl, ma la privacy salterà lo stesso.