Valditara vieta l’uso dei segni grafici cari all’universo Lgbt nei documenti ufficiali. Fdi: «Addio scarabocchi». Anche la Crusca gioisce: «Così si rispetta la lingua italiana».
Il giornalista di Repubblica, Francesco Piccolo (Getty Images)
La macchina rieducativa dei progressisti non si ferma. Peccato che i suoi dogmi (sessi liquidi, schwa, causa trans e maternità surrogata) provochino nuove sottomissioni femminili. Poi però incolpano la «tradizione».
Gli asterischi nelle comunicazioni ufficiali evitano i riferimenti a maschile e femminile. E con un «Gentilissim*», il sindaco si è allineato al progressismo inclusivo di Elly Schlein.
Il fondatore del festival dedicato alla nostra lingua: «L’appello contro la “e” rovesciata raccoglie migliaia di adesioni trasversali. I verbali del Miur sono un grave precedente: gli atti pubblici devono restare immuni».