La superconsulenza da 220.000 euro a Sandro Gozi potrebbe essere soltanto la punta dell'iceberg dell'inchiesta sulla Banca centrale del Titano. Si indaga anche sul finanziamento da 750.000 euro senza garanzie concesso al fratello del Professore.
Sotto inchiesta i 220.000 euro concordati con la Banca centrale di San Marino per un lavoro da eurolobbista. Coinvolta anche Catia Tomasetti, presidente della Bcsm sponsorizzata proprio dal figlioccio di Romano Prodi.