Troppe cose non quadravano nel racconto sugli incontri in terra russa, ma i media hanno cavalcato comunque l’onda pur di affondare vicepremier e Lega. E anche adesso che i magistrati hanno dovuto gettare la spugna, piovono gli schizzi di fango.
Tanti punti non tornano in quello che ci raccontano. Non si sa chi ha registrato la conversazione di Gianluca Savoini, né se i cronisti dell'«Espresso» hanno assistito davvero all'incontro. E non ci sono tracce di soldi e petrolio.