salumi

Gli «affettati senza», un valore aggiunto per la nostra salute
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Prende sempre più piede l’idea di togliere ai salumi qualche ingrediente per renderli più salutari. Per chi soffre di particolari patologie è un modo per non rinunciare al piacere di gustarsi una fettina di prosciutto o salame, ma non deve passare l’idea che il salume «normale» sia insalubre.
Bruxelles vuole eliminare i fondi per la promozione e sta per dare l’assenso ai prodotti da laboratorio. Mentre il nostro export cala
Dalla protezione dell’allevamento di mucche e maiali dipende la filiera lunga del made in Italy che vale circa 80 miliardi. Si parte dal grana e si arriva al prosciutto di Parma o San Daniele, ma anche al sistema moda.
I cinque guerrieri dell’«altra» mortadella
Mortadella di Prato.
Sono i produttori che tra le province di Prato e Pistoia hanno dato nuova vita al salume che nel 2016 ha ottenuto la certificazione Igp. Non ha nulla a che vedere con quella di Bologna. Protagonista è l’alchermes, liquore che dà colore, profumo e sapore inconfondibili.
Oca: il pennuto campione di dieta salutare
Il salame d'oca. Nel riquadro Franco Tolasi (IStock)
  • Nella Lomellina c’è una grande tradizione nell’uso di questa carne che contiene il 15% in meno di grassi rispetto a prodotti simili, poco sale e una percentuale ridotta di nitriti. Consigliata soprattutto per gli anemici.
  • L’imprenditore Franco Tolasi: «Adatto anche a chi non può mangiare maiale per salute o religione. È l’insaccato ecumenico».

Lo speciale contiene due articoli.

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