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Elezioni in Romania: l’Ue prende di mira TikTok
Ansa

La Commissione Ue ha aperto un’inchiesta contro il social network per presunta violazione della legge sui servizi digitali dopo la vittoria del filorusso Călin Georgescu.

In Romania un brutto precedente. Non si annulla così un’elezione
Calin Georgescu (Ansa)
Il criterio dell’«influenza esterna» è troppo vago e si presta a usi politici impropri.
Ingerenze in Romania? Sì, ma dall’Occidente
Calin Georgescu (Getty Images)
La decisione della Consulta di Bucarest di ripetere le elezioni non è stata influenzata da Mosca, ma dalle élite liberal-progressiste che hanno imposto il loro colonialismo culturale. E se la gente è stufa e si ribella nelle urne, intervengono per modificare i risultati.
Élite rossa specialista nel furto del voto Popolare
Emmanuel Macron (Getty Images)
Un sottile fil rouge collega Stati Uniti, Francia, Romania e Georgia: l’allergia di quanti si considerano progressisti e, dunque, per definizione migliori di tutti gli altri, al voto popolare.
Bucarest vota il presidente sbagliato. «Ingerenze russe, elezioni da rifare»
Calin Georgescu e Elena Lasconi (Ansa)
La Consulta romena annulla il verdetto delle urne: «Su TikTok, gli hacker del Cremlino han dato manforte al candidato pro Putin». Ma pure la sua rivale si rivolta: «Così viene ignorato il parere di 9 milioni di cittadini».
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