Il ministro istruì il capo dell’Iss prima di una conferenza: «Così possiamo confermare le restrizioni». E il tecnico gli obbedì: «Allora non mostro i dati che ti ho mandato».
Il Trentino spedisce a casa un centinaio di infermieri non in regola con le dosi e poi recluta albanesi, ucraini e paraguaiani, da inserire nelle Rsa. L’ennesimo sfregio dopo gli episodi in Lombardia, Calabria e Sicilia.
Spuntano i manifesti sulle reazioni avverse. Padovano tappezzato da cartelloni di denuncia. Sono leciti, ma un sindaco minaccia: «Chiamo i carabinieri».
L’ultimo giallo nei bollettini dell’Iss. Più casi gravi tra i vaccinati recenti. Il trend dura da tre settimane. L’esperto Carlo Signorelli: «Difficile valutare, troppi contagi sommersi».
Roberto Speranza si erge a paladino del servizio pubblico. Difficile credergli, visto lo stato in cui versano assistenza territoriale, ambulatori, ospedali, stremati dalla carenza di personale. I dem sono insensibili al problema. E costringono a reclutare camici bianchi all’estero.
Papa Francesco non cita il ministro ma gli fa fischiare le orecchie: «La sanità italiana è una ricchezza, ridurre i fondi è un oltraggio». Dal collasso dei pronto soccorso alla carenza di medici fino alle liste d’attesa infinite per un esame, il settore è sempre più in crisi.