Con le toghe, l’ex ministro ha ammesso di essere al corrente dei disturbi al cuore causati dalle dosi. Eppure, benché si vantasse di essere lui a decidere, ha svicolato: «Bloccare le iniezioni era un compito dei tecnici».
L’ex assessore ha sempre minimizzato gli effetti avversi. E nel suo libro ha scritto: «Segnalazioni rare».
Domani le vittime degli effetti avversi saranno in piazza davanti la Procura di Roma per chiedere che il procedimento contro l’ex ministro e Nicola Magrini prosegua. A entrambi sono stati contestati i reati di omicidio, somministrazione di medicinali guasti e falso.
La corte amministrativa: sono illegittimi i 3,6 miliardi chiesti nel 2022 alle aziende per i dispositivi sanitari già consegnati. Resta il buco da saldare nel bilancio pubblico.
Esposto alla Commissione sul payback. Sono a rischio 4.000 ditte di dispositivi medici: devono versare 5 miliardi per coprire i buchi della sanità. «Ora l’esecutivo ci riceva».