Il virologo si fa intervistare dal «Corriere» e sostiene che da gennaio 2020, ossia prima del caos, il Covid per lui non ha avuto segreti. Peccato solo che abbia fatto avanti e indietro dalla tv cambiando tesi pressoché su ogni punto: dai rischi sanitari alle vaccinazioni.
L'ex premier soccorre il virologo, criticando l'articolo della «Verità». Il dottore, però, fa autogol, diffondendo l'opinione di un collega che conferma quanto abbiamo scritto: non sono gli italiani a infettare gli stranieri. Lungi da noi contestare la competenza del super prof o eccepire sui suoi 35 anni di studio. Tutta la nostra (vera) ammirazione. Ma il confronto tra i virgolettati parla tragicamente chiaro contro di lui.
L'atteggiamento dell'accademico è molto simile a quello del marchese del Grillo: umilia e bullizza chiunque si permetta di esprimere anche un semplice dubbio. Uno stile emblematico di un certo modo di fare politica.