roberta cappelli

Quando l’«antimoderno» Pound influenzò l’analisi dei nuovi media di McLuhan
Marshall McLuhan (Getty Images)

Il celebre sociologo americano, creatore del concetto di «villaggio globale», intrattenne un lungo rapporto epistolare col poeta, mutuando da lui concetti chiave per le sue teorie.

Parigi salva i brigatisti e ci sfotte: «Da voi non potrebbero difendersi»
(Ansa)
La Cassazione francese nega l’estradizione di 10 terroristi rossi italiani: «Sarebbe una violazione della loro privacy, qui si sono integrati bene». E su Facebook un assassino ex Prima Linea commenta: «Quanto godo».
Tensione e spintoni all'uscita dal tribunale delle ex brigatiste rosse

L'uscita dalla Corte d'Appello di Parigi di alcuni ex terroristi degli anni di piombo è stata particolarmente movimentata perché non era gradita la presenza di giornalisti. Come anticipato dallaVerità, oggi si è tenuta la prima udienza per nove ex terroristi rossi, per i quali l'Italia ha richiesto l'estradizione. Della cronaca dell'udienza parlerà l'edizione di domani della Verità.

Quello che vi mostriamo in questo video è relativo a quello che è accaduto dopo. Uscendo dal corridoio che porta alle aule delle udienze - dove era appostata la stampa - l'ex Br Roberta Cappelli - condannata all'ergastolo - ha subito minacciato «Vi denuncio perché hanno usato il mio viso che non si può utilizzare». A pochi passi da lei si trovava anche l'altra ex Br sulla quale pende un ergastolo, Marina Petrella giudicata anche nel processo Moro-Ter. Quest'ultima non ha parlato. In compenso, nei corridoi che conducono all'uscita del palazzo di Giustizia, alcuni simpatizzanti delle ex terroriste, hanno inveito contro i giornalisti cercando, in alcuni casi di strappare loro i cellulari con i quali stavano filmando la scena. I più agitati hanno gridato frasi come «non avete il diritto», «siamo in Francia», «lo conoscete il diritto all'immagine in Italia». C'è chi ha detto (in romanesco) ai cronisti «trovateve un altro mestiere» e «parlate delle vittime dello Stato». Anche l'avvocato Irène Terrel, legale di alcuni ex terroristi che ha rappresentato per anni anche Cesare Battisti, ha gridato «niente immagini, c'è il diritto all'immagini» e ha cercato di bloccare il passaggio a uno dei giornalisti. Anche una volta raggiunta la strada, una delle sostenitrici degli ex terroristi ha cercato di strappare il cellulare al nostro corrispondente. Nel tragitto che portava all'uscita dal tribunale, abbiamo posto delle domande a Roberta Cappelli ma non ha voluto rispondere. In particolare le abbiamo chiesto perché non aveva accettato l'estradizione e se risponderà prima o poi alla giustizia italiana. Abbiamo anche chiesto se aveva dei rimorsi per le vittime e - quando ci hanno chiesto se conoscevamo il diritto all'immagine - abbiamo domandato alla ex Br se conosceva i diritti delle vittime degli atti di terrorismo. Come detto; non abbiamo ottenuto alcuna risposta.

I funzionari tricolore frenano le estradizioni. Ex Br verso l’impunità
Marta Cartabia (Ansa)
Niente cenni nelle mail per preparare l'incontro Francia-Italia di giovedì, quando Luigi Bergamin avrà la prescrizione.
Terroristi, mafiosi e pure Tulliani: dovevano tornare ma sono ancora latitanti
Ansa

Negli ultimi 12 mesi si è discusso a lungo di estradizione per i tanti protagonisti degli anni di piombo, ma Alessio Casimirri ha ancora il suo ristorante a Managua. Nonostante il trattato bilaterale con gli Emirati arabi Uniti, il cognato di Gianfranco Fini passerà il giorno di Natale a Dubai. Così come è ancora irreperibile Rocco Morabito, boss della 'Ndrangheta, fuggito alla fine di giugno di quest'anno dal carcere di massima sicurezza di Montevideo.

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