Gabrielle “Coco” Chanel è stata "una delle due donne più influenti del XX secolo”, scrisse con una punta di esagerazione George Bernard Shaw, affiancando la creatrice di moda alla scienziata Marie Curie. Non c’è dubbio che Coco Chanel abbia rivoluzionato il mondo della moda, un settore maturo, riluttante al cambiamento e dominato dagli uomini, in una epoca in cui il ruolo delle donne soprattutto negli affari era visto con sospetto, se non con disdegno.
Chanel è stata oggetto di biografie e di innumerevoli analisi per il suo contributo alla moda e al costume. Raramente però è stato analizzato il suo percorso imprenditoriale. Alcune cifre bastano a ricapitolarne le tappe: partita da un’esperienza in un negozietto di provincia, avviò la sua prima attività poco più che ventenne come designer di cappelli nel 1909. Sette anni dopo, guidava già un’impresa con tre negozi e centinaia di dipendenti. Nel 1931 gli atelier erano 26 e i dipendenti oltre 2.000, con un giro d’affari da 120 milioni di franchi (pari a circa 60 milioni di euro, la cifra più alta allora di tutto il settore dela modo parigino). Nel 1935 il fatturato era quasi raddoppiato e i dipendenti erano 4.000. Tra l’altro, per prima Coco aveva intuito l’importanza di associare alla couture profumi e accessori, che si riveleranno poi un’importante fonte di finanziamento di tutto il business e che oggi per molte aziende del settore rappresentano la quota principale delle entrate.
Se le cifre parlano da sole, le ragioni di questo successo sono state raramente investigate in modo scientifico. Quali sono le condizioni che possono portare una outsider come Coco Chanel al successo, contro ogni aspettativa? I fattori cruciali individuati da due studiosi del Dipartimento di Scienze aziendali dell’Università di Bologna, della BBS e uno della NYU Stern School of Business sono tre: la sua esperienza, appunto, di outsider, non legata alla concezione dominante e agli schemi dell’alta moda parigina del tempo; la capacità di networking con esponenti dell’alta società di Parigi ma anche con l’avanguardia artistica che gravitava attorno alla capitale francese; un contesto in grande evoluzione, con i profondi cambiamenti imposti dalla Prima guerra mondiale, alla moda, ai costumi, al ruolo delle donne nella società.
Questo podcast di Ritratti racconta la sua storia. Buon ascolto.
Trieste celebra Steve McCurry con una grande retrospettiva allestita (sino al 4 maggio 2025) negli spazi del Salone degli Incanti. Esposti 150 scatti, fra cui alcuni inediti, che accompagnano il visitatore in un affascinante viaggio intorno al Mondo.
Cecilia Danieli, cavaliere del lavoro, tre figli, una grande passione per la storia, fu l'artefice della quotazione in borsa dell' azienda Officine Danieli agli inizi degli anni Ottanta. Il settantunesimo podcast di Ritratti è dedicato a lei e alla storia di una dinastia. Buon ascolto.
Oprah Winfrey è considerata la regina dei talk statunitensi, tra le donne più influenti al mondo, ed è produttrice, attrice, scrittrice ma soprattutto imprenditrice a capo di un impero da quasi 3 miliardi di dollari. Il sessantatreesimo podcast di Ritratti è dedicato a lei e alla sua storia. Buon ascolto.
- Colonna Sonora:CAKE - I Will Survive; Quincy Jones and Rod Temperton - The Oprah Winfrey Show Theme:
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Il quinto podcast di Ritratti è dedicato a Roberto Colaninno. Imprenditore. Nella sua vita c’è stato sempre un prima e un dopo. Prima dell’Olivetti, dopo l’Opa Telecom, prima della “razza padana”, dopo il tentato salvataggio di Alitalia, prima di Silvio Berlusconi, dopo Massimo D’Alema. E poi c’è il presente, la Piaggio di cui è presidente. Mantovano, classe 1943, diplomato in ragioneria, Colaninno ha sempre rifiutato l'etichetta del finanziere spregiudicato. E con una parte del ricavato di Telecom, spezzato ogni legame con i bresciani di Hopa, è ripartito dalla Piaggio, rilevata nel 2003 sull'orlo del fallimento dopo una lunga trattativa con le 28 banche creditrici di 580 milioni di debiti, e poi portata in Borsa. Sono gli anni in cui ha consolidato la propria reputazione imprenditoriale tessendo relazioni internazionali con fondi, banche e investitori americani, asiatici, arabi ed essendo tra i primi ad aprire fabbriche in India e Cina. Questa è la sua storia. Buon ascolto.
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- Colonne sonore: CAKE - I will survive (Officail HD Video); Mina - Se telefonando - 1966; LUNAPOP - Vespa 50 special; Frank Sinatra - Come fly with me (2008 remastered).