Il politologo Alessandro Campi: «La Meloni cambierà alcuni ministri che non sono apparsi all’altezza. Il sistema istituzionale e la dialettica dei partiti vanno liberati dalle interferenze dei pm».
Carroccio e Forza Italia in sintonia: mai più con i pentastellati. Gli azzurri spingono per un Draghi bis. Fdi ribadisce: «È accanimento terapeutico. Si torni alle urne». Domani sera Matteo Salvini vede i suoi parlamentari.
Da escludere le urne ed esecutivi tecnici a guida Marta Cartabia o Mario Draghi (che non vuole bruciarsi). Restano due ipotesi: un Conte ter (però l'avvocato teme trappole da Matteo Renzi), o un semplice rimpasto. In ogni caso, il Palazzo si confermerebbe scollegato dal Paese.
Il capo di Iv, seppur nel suo interesse, ha sollevato una vera questione politica. Staccando la spina, il Pd compirebbe un atto di buon senso in extremis: serve un esecutivo che «scongeli» il Paese.
Le mosse di Conte per gli 007 arginate dai veti di Matteo Renzi e dei dem, che temono rivelazioni dallo sconfitto Donald Trump sulla guerra di spie.
Per evitare lo sfratto, l'inquilino di Palazzo Chigi è disposto a concessioni su Recovery e ministri: traballano anzitutto Luciana Lamorgese, Lucia Azzolina, Paola De Micheli e Alfonso Bonafede. Italia viva dovrebbe incassare Ettore Rosato alla Difesa.