Confondere le acque è una strategia in vista dell’approdo in Aula della separazione delle carriere fra giudici e pm. Una norma che, guarda caso, mira a raggiungere maggiore equità e terzietà nel sistema giudiziario.
L’accusatore non deve più essere un collega del giudice e non può avere il proprio Csm come previsto nella riforma Nordio. E va cancellata l’obbligatorietà dell’azione penale.
Carlo Nordio: «Le regole si contraddicono, rispettarle è impossibile». Sulla riforma della giustizia chiederà il parere del Csm, ma precisa: «È solo l’inizio, farò altri interventi».