riforma giustizia

Evviva la riforma che spazza le correnti dei giudici
Imagoeconomica

Negli ultimi trent’anni non c’è stata riforma della giustizia che non sia stata accolta dall’Anm con un fuoco di sbarramento. Che si trattasse di mettere mano alle carriere o alle intercettazioni, al sistema di valutazione o al funzionamento dei tribunali, o che i governi fossero di destra o di sinistra, il sindacato delle toghe si è sempre schierato contro.

Tutte le domande contro le riforme spedite dall’Europa alle nostre toghe
Imagoeconomica
«In considerazione dei recenti sviluppi relativi all’indipendenza» dei magistrati, la rete dei Csm dei Paesi Ue ha recapitato ai giudici italiani un «quiz» che permette di dare risposte ostili ai provvedimenti del governo.
Le toghe spingono per le multe Ue all’Italia
Giuseppe Santalucia (Imagoeconomica)
La riforma della magistratura scatena l’Anm che, oltre a minacciare lo sciopero, auspica l’apertura di una procedura d’infrazione da parte di Bruxelles contro il nostro Paese. Tommaso Calderone (Fi): «È una posizione irricevibile e paradossale. Ma noi andremo avanti».
Fine del toga party
(IStock)

Dopo 30 anni, finalmente un governo mette mano al monolite della magistratura. Botta alle correnti: i membri del parlamentino saranno sorteggiati. Nasce un’Alta corte disciplinare. In silenzio, molti i giudici favorevoli.

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Le toghe minacciano subito sciopero con il soccorso rosso di Cgil e Pd
Giuseppe Santalucia (Imagoeconomica)
L’Anm ieri ha convocato una giunta d’urgenza e annunciato un comitato direttivo il 15 giugno: «Vedremo come agire. C’è una volontà punitiva ». E l’opposizione, come da copione, dà manforte ai magistrati.
Le Firme

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